“Tornare a Trento per me è come tornare a casa e non sono assolutamente parole di circostanza. Dopo quattro anni è davvero così ed è un pensiero che condividevo anche con Matey Kaziyski durante il viaggio che ci ha riportato qui – sono state le prime parole di Radostin Stoytchev appena ripreso possesso del PalaTrento - . Ho fretta di mettermi subito al lavoro e di rivivere appieno questo ambiente perché lo considero mio a tutti gli effetti. Durante l’estate con la Bulgaria abbiamo raccolto diverse sconfitte: ho quindi tanta voglia di tornare a vincere subito. Chi crede che sia rientrato stanco e svuotato dall’esperienza con la Nazionale si sbaglia di grosso: ho invece la necessità di riprendere immediatamente confidenza con la vittoria e con il gruppo”.
“L’estate vissuta con la Bulgaria è stata utilissima per la mia carriera – ha continuato Stoytchev prima di iniziare a dirigere il suo primo allenamento stagionale con la Trentino Volley - . Credo che tutto quello che ho vissuto negli ultimi mesi mi abbia arricchito ulteriormente e sfrutterò questa esperienza anche qui a Trento. In particolar modo le partite con le Nazionali ti mettono nell’ordine di idee di prepararti al fatto che tutti i tredici giocatori a disposizione possano entrare in qualsiasi momento e quindi è importante studiare e tenere in considerazione ogni alternativa. In un club invece alla fine giocano sempre gli stessi sette o otto atleti”.
“La sconfitta per 3-1 di ieri con la Russia che ci ha estromesso dall’Europeo mi ha lasciato addosso molta delusione – conclude Rado - . Non siamo riusciti a raccogliere i frutti di tanti mesi di lavoro ed è stata sicuramente colpa nostra perché siamo mancati nei momenti decisivi di quella gara, non siamo riusciti a fare il nostro gioco proprio quando serviva. Sono molto rammaricato ma immergermi subito nel lavoro qui a Trento sarà una medicina davvero valida”.


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